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Rebranding logo in tre passaggi: ANALISI – CONCEPT - IDENTITY

Il rebranding non è semplicemente uno svecchiamento del logo; il rebranding comporta, citando Luke Brassinga, «l’aggiornamento dell’azienda in termini di obiettivi, messaggio e cultura».

Aggrapparsi alla propria storia. Questo è necessariamente il primo passo che una aziende deve compiere per avviare un rebranding. Se è vero che non deve essere uno stravolgimento è altrettanto corretto dire che una azienda non può agire nella tranquillità di ciò che è sempre stata. L’idea originaria si basava su condizioni di mercato e sociali che oggi non sussistono più. Essere miopi in tal senso significa non vedere ciò che il mercato vede e negare ciò che il mercato chiede. Una azione di rebranding affinché porti i frutti sperati, deve necessariamente declinare in maniera coerente il pensiero strategico che lo supporta in modo da fornire carattere al brand stesso: l’elemento analitico deve essere tradotto in intuitivo, l’approccio logico deve dare spazio a quello emozionale, una visione lineare deve distinguersi in ambito spaziale, le evidenze “oggettive” tradursi in elementi visivi. Se dovessi condensare in una sola parola una azione di rebranding, utilizzerei il verbo “focalizzare”: far convergere in un unico punto un insieme di elementi affinché siano definiti e precisi.

 

Il primo progetto

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